Il primo nucleo abitativo del territorio sorse nel VI e VII sec. sulle alture che circondano l’attuale Castel del Rio quando famiglie lombarde si rifugiarono nella zona per sfuggire all’invasione dei barbari o a pestilenze

Nel X sec. fu costruito, su un’altura  il castello di Cantagallo probabilmente a difesa delle orde di Ungari che avanzavano in Romagna.

La storia di Castel del Rio viene però segnata dalla famiglia Alidosi che per oltre quattrocento anni (dal XIII al XVII sec.) governa su queste terre altalenando miseria e opulenza, impegno e malizia, luce e morte, mito e storia. Il feudo allora chiamato Massa di Sant’Ambrogio fu concesso agli Alidosi nel XIII sec grazie ad un privilegio imperiale. Nella famiglia si distinsero personaggi illustri come Riccardo, capitano del popolo, podestà di Firenze e poi senatore a Roma; Francesco cardinale nel 1505 e uomo di fiducia del Papa Giulio II che lo aveva nominato Tesoriere della Chiesa. Ambasciatore e legato pontefice a Bologna, fu poi ucciso a tradimento dal Duca di Urbino; Obizzo uomo di legge e di cultura fu governatore di Ravenna, Cervia, Bertinoro e Cesena e committente del Ponte Alidosi.

Intense furono le relazioni con la Repubblica di Firenze che, in cambio di protezione, impose alla famiglia di riportare lo stemma del giglio sul petto del grifone (stemma araldico degli Alidosi). Ricordata per la durezza nei confronti del popolo la famiglia ha comunque lasciato ai posteri un’ orgogliosa identità culturale quali il Palazzo e il Ponte Alidosi.

Nel 1638 le truppe pontificie occuparono il feudo degli Alidosi.

Ogni anno nel mese di luglio un’atmosfera di festa pervade per più giorni le strade del paese per rievocare i fasti della famiglia Alidosi. Sono le Feste Rinascimentali, apprezzate da più di 30 anni, nota n tutta l'Italia per la spettacolarità e la meraviglia dei costumi.


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